Rischio sismico e patrimonio culturale in Calabria: il convegno a Rende (CS) il 29 novembre

Organizzato dal Consorzio Cultura e Innovazione, il convegno mira a rafforzare le conoscenze e migliorare i servizi connessi alla sicurezza e alla salvaguardia del patrimonio culturale; previsti interventi del Soprintendente Paolo Iannelli e del Dirigente Caterina Rubino

Data:
27 Novembre 2023

Rischio sismico e patrimonio culturale in Calabria: il convegno a Rende (CS) il 29 novembre

Pensato come un’occasione di confronto e aggiornamento tra soggetti istituzionali ed operatori presenti sul territorio e non, il convegno organizzato dal Consorzio Cultura e Innovazione dal titolo “Rischio sismico e patrimonio culturale in Calabria” (in programma il 29 novembre a Rende (CS), ore 9:00, presso il Cubo 15A dell’Università della Calabria), nasce con l’intento di rafforzare le conoscenze e migliorare i servizi connessi alla sicurezza e alla salvaguardia del patrimonio culturale e paesaggistico.

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Moderato da Luciano Ombres, professore ordinario del dipartimento di ingegneria civile dell’Università della Calabria, al convegno saranno chiamati a intervenire personalità del mondo pubblico, quanto del privato, provenienti dal Ministero della Cultura, dall’Università della Calabria, dall’Università Mediterranea, dalla Regione Calabria, nonché dall’ICOM Italia e da altre realtà museali territoriali.

Tra questi, si segnala la partecipazione del dirigente del Servizio II – Emergenza e ricostruzione della DG-Sicurezza del Patrimonio Culturale del Mic, Caterina Rubino e del Soprintendente Speciale per le aree colpite dal Sisma del 24 agosto 2016, Paolo Iannelli. Rispettivamente con due interventi dal titolo “Sicurezza sismica di chiese e campanili: gli interventi della misura M1C3 del PNRR” e “Eventi sismici e patrimonio culturale: dall’emergenza alla ricostruzione“.

locandina convegno-pdf

Sicurezza sismica di chiese e campanili: gli interventi della misura M1C3 del PNRR
Il rischio sismico del patrimonio culturale è da sempre all’attenzione del Ministero della cultura: è un tema che vede impegnato il Ministero sia sul fronte della prevenzione, sia su quello della gestione delle emergenze conseguenti agli eventi sismici che, anche quando di piccola o modesta entità, causano danni più o meno importanti al patrimonio culturale.
Fra le numerosissime attività in questo ambito, si vuole evidenziare in particolare quelle che, tramite collaborazioni inter-istituzionali e  multidisciplinari, hanno portato alla pubblicazione della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 febbraio 2011 recante: “Valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale con riferimento alle Norme tecniche per le costruzioni di cui al decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 14 gennaio 2008” ed alla Circolare del Segretariato generale del Mibact n. 15 del 30 aprile 2015- Disposizioni in materia di tutela del patrimonio architettonico e mitigazione del rischio sismica- che pone l’accento sugli interventi di manutenzione straordinaria, come occasione di prevenzione del rischio sismico del patrimonio culturale.
I finanziamenti del PNRR hanno costituito una ulteriore occasione di azione, con un piano di finanziamento da 240.000.000€. La Direzione generale sicurezza del patrimonio culturale, preposta al processo di coordinamento di questa linea di investimento, ha curato la programmazione degli interventi, nonché lo sviluppo di tutti gli aspetti amministrativi e tecnici necessari per l’attuazione del piano
.”
– Ing Caterina Rubino

Eventi sismici e patrimonio culturale: dall’emergenza alla ricostruzione
Fra i rischi a cui è esposto il patrimonio culturale italiano, certamente sono da mettere in rilievo quelli rappresentati dagli eventi calamitosi naturali, ed in particolare gli eventi sismici.
In relazione a tali eventi il danno al patrimonio culturale può essere suddiviso in un danno immediato, riconducibile essenzialmente all’azione diretta o indiretta che l’evento esercita sui beni stessi, ed uno differito, riconducibile essenzialmente alle azioni antropiche e naturali che agiscono in relazione alle sopravvenute vulnerabilità ed esposizioni generate dall’evento stesso.
Per minimizzare il danno immediato occorre agire sulla riduzione delle vulnerabilità del patrimonio nei confronti delle azioni connesse con gli eventi calamitosi e quindi un ruolo primario riveste indubbiamente l’attività di prevenzione.
Per minimizzare invece il danno differito, occorre prioritariamente puntare sulla riduzione dei tempi di intervento e quindi su una gestione efficace e tempestiva della fase emergenziale, che consenta di minimizzare, gli incrementi di danni per il verificarsi di eventi successivi o per l’esposizione del patrimonio culturale ad ulteriori rischi. La struttura organizzativa specifica, disciplinata dal Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo con Direttiva del 23 aprile 2015 “Procedure per la gestione delle attività di messa in sicurezza e salvaguardia del patrimonio culturale in caso di emergenze derivanti da calamità naturali”, mettendo in campo una strategia flessibile ma unitaria in grado di dare risposte efficaci dal verificarsi dell’evento sino all’avvio della fase di ricostruzione. L’esempio della Basilica di San Benedetto di Norcia testimonia l’efficacia di tale strategia.

– Ing. Paolo Iannelli

Per assistere al convegno da remoto mediante Zoom è possibile richiedere il link all’indirizzo info@culturaeinnovazione.it.

Ultimo aggiornamento

27 Novembre 2023, 12:20