Il Giornale dell’Arte sulle sue pagine online fa una sintesi sulle azioni e operazioni messe in campo dal Ministero della Cultura e dalla Direzione Generale Sicurezza del Patrimonio Culturale, incaricata di essere soggetto attuatore del Piano nazionale di miglioramento antisismico di edifici di culto e di particolari tipologie architettoniche per le quali è stata individuata un’alta vulnerabilità sismica. Il Piano rientra nella linea di azione del PNRR per la Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto (FEC) e siti di ricovero per le opere d’arte (Recovery Act).

Nell’articolo, che nasce da una intervista al Direttore Generale Marica Mercalli, si approfondisce come sarà realizzato il piano di interventi preventivi di miglioramento antisismico per ridurre significativamente il rischio sul patrimonio di culto ed ridurre in tal modo gli investimenti necessari per il restauro e il ripristino dei beni immobili dopo eventi calamitosi, oltre che la perdita definitiva di molti beni, come purtroppo accade dopo ogni terremoto.

Nello specifico, quanto previsto nel PNRR (M1C3 – TURISMO E CULTURA; Ambito 2, Misura 4) – prevede tre componenti: la prima relativa alla sicurezza antisismica dei luoghi di culto, la seconda al restauro del patrimonio Fondo Edifici di Culto (FEC) ed infine la terza finalizzata alla realizzazione di depositi per il ricovero delle opere d’arte coinvolte negli eventi calamitosi.

L’investimento della componente relativa alla sicurezza sismica, di circa 250.000.000 di Euro, sarà destinato agli interventi che la Direzione Generale SPC sta individuando sulla base delle segnalazioni pervenute dalle Soprintendenze territoriali, in accordo con la competente Direzione Generale ABAP.

Di seguito l’articolo de Il Giornale dell’Arte, a firma di Stefano Miliani.