Sicurezza: giro di vite sui reati contro il patrimonio culturale
Operazioni sotto copertura e nuovi mezzi di contrasto ai reati contro il patrimonio culturale: queste alcune delle novità entrate in vigore
Data:
7 Giugno 2022
Operazioni sotto copertura da parte di ufficiali di polizia giudiziaria degli organismi specializzati nel settore dei beni culturali per contrastare in particolare i reati di riciclaggio e autoriciclaggio al via con l’entrata in vigore della legge 9 marzo 2022, n. 22 “Disposizioni in materia di reati contro il patrimonio culturale”.
L’obiettivo della nuova legge operare una profonda riforma della materia e ridefinire l’assetto della disciplina nell’ottica di un tendenziale inasprimento del trattamento sanzionatorio così come previsto dalla Convenzione di Nicosia del Consiglio d’Europa ratificata dall’Italia.
L’intervento legislativo ha rafforzato gli strumenti di tutela del patrimonio culturale, attraverso l’introduzione di nuove fattispecie di reato, l’ampliamento dell’ambito di applicazione della confisca e l’inserimento di alcuni delitti contro il patrimonio culturale tra i reati presupposto della responsabilità amministrativa degli enti di cui al d.lgs. 231/2001.
Durante l’iter parlamentare il provvedimento aveva ricevuto il via libera definitivo dalla Camera in terza lettura il 3 marzo 2022 con 381 voti favorevoli e nessun contrario. A seguito delle modifiche approvate dal Senato, il testo è diventato di sette articoli.
Le misure inseriscono nel codice penale gli illeciti penali attualmente ripartiti tra codice penale e codice dei beni culturali e introducono nuove fattispecie di reato. Innalzate le pene edittali vigenti, dando attuazione ai principi costituzionali in forza dei quali il patrimonio culturale e paesaggistico meritano una tutela ulteriore rispetto a quella offerta alla proprietà privata e introdotte le aggravanti quando oggetto di reati comuni siano beni culturali.
E possibile consultare il testo di legge sulla Gazzetta Ufficiale
Ultimo aggiornamento
7 Giugno 2022, 11:17