La conclusione delle fasi di emergenza sisma 2016: una fotografia della situazione e dei risultati conseguiti

Il Direttore Generale per la Sicurezza del Patrimonio Culturale del MiBACT, Marica Mercalli fa il punto sulle attività svolte post Sisma Centro Italia

Data:
27 Ottobre 2020

La conclusione delle fasi di emergenza sisma 2016: una fotografia della situazione e dei risultati conseguiti

La Direzione Generale per la Sicurezza del Patrimonio culturale, istituita con DPCM n. 169 del 2.12.2019, art.17, ha tra i suoi compiti tutte le funzioni attribuite al MiBACT nelle procedure attinenti ad interventi di messa in sicurezza in fase emergenziale e di ricostruzione. Al fine di disporre di un quadro complessivo e sintetico delle attività svolte dal Ministero nelle fasi emergenziali conseguenti al sisma del 24 Agosto 2016 e successive repliche nelle regioni interessate di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, la Direzione Generale SPC ha effettuato una ricognizione presso i competenti uffici territoriali (Segretariati regionali MiBACT-UCCR, Soprintendenze, Istituti di restauro).

I dati pervenuti sono stati ricondotti ai principali ambiti di attività emergenziali (beni immobili, beni mobili, depositi di ricovero dei beni recuperati, selezione delle macerie) ed organizzati in tabelle di dettaglio e di riepilogo.

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Quello che emerge è un quadro articolato: il recupero più importante è stato quello effettuato per i beni mobili sottratti alle macerie ed ora conservati nei 34 depositi, in parte direttamente gestiti dal MiBACT ed in parte dalle Diocesi. Su complessivi 30.704 beni mobili recuperati, di cui molti  non hanno danni riconducibili al sisma ma sono stati messi in sicurezza in via preventiva per evitare il loro danneggiamento per scosse future o esposizione a rischi ulteriori, sono stati eseguiti interventi di messa in sicurezza su 1882 e sono ad oggi 163 gli interventi di restauro completati e in corso.

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Diagnostica e schedatura dei beni custoditi nella Mole Vanvitelliana, Ancona

Si tratta di un grande lavoro eseguito in varie fasi, dal recupero effettuato dalle squadre delle Unità di crisi del MiBACT di pronto intervento all’indomani delle scosse del 24 agosto, 30 e 31 ottobre 2016 e successive nel gennaio 2017, alle prime operazioni di rimozione dei macroscopici agenti di danno (polveri adese, proliferazione di agenti bioteriogeni come funghi e microrganismi di varia natura) interventi di disinfestazione da insetti xilofagi, primi consolidamenti e fermature, fino ai restauri veri e propri realizzati anche con l’intervento di sponsor privati. In tutti i laboratori presso i depositi si stanno attivando ulteriori nuove collaborazioni con gli Istituti di Restauro del Ministero, l’ICR e l’OPD.

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Operazioni ISCR di messa in sicurezza delle opere del Museo di Amatrice

Complessa è stata anche l’operazione di rimozione e selezione delle macerie nei centri storici e nelle numerose frazioni interessati da crolli e dai sedimi interni ed esterni degli edifici di culto danneggiati in quanto tale operazione ha previsto contemporanei e progressivi interventi di messa in sicurezza con puntellazioni delle pareti degli edifici rimaste in situ.

Significative e numerose le messe in sicurezza dei beni immobili in tutte le quattro regioni. Oggi si può dire che le più importanti operazioni di emergenza siano ultimate anche se in alcune zone, come quella del reatino e quella delle Marche meridionali, il grandissimo fronte della distruzione prodotto dagli eventi sismici determina la prosecuzione di operazioni ‘emergenziali’ affidate alle Soprintendenze territorialmente competenti

Oggi si avvia la fase della ricostruzione che anche grazie alle recenti disposizioni in materia di semplificazione dei procedimenti ci si augura possa procedere speditamente. A tal fine gli uffici del Ministero collaborano con gli Uffici Speciali per la Ricostruzione (USR), con gli uffici del Commissario straordinario e con gli uffici tecnici delle Diocesi alle quali sono stati assegnati compiti di stazioni appaltanti per la maggior parte degli edifici di carattere ecclesiastico.

Il MiBACT, attraverso la Direzione Generale Sicurezza del Patrimonio culturale e l’Ufficio del Soprintendente Speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016, istituita con D.M. n. 483 del 24 ottobre 2016, assicura il coordinamento di tutte le fasi e il rapporto costante con tutti gli altri soggetti attuatori e con l’Ufficio del Commissario Straordinario on.le Giovanni Legnini.

Marica Mercalli
Direttore Generale Sicurezza del patrimonio Culturale

Ultimo aggiornamento

27 Ottobre 2020, 11:40