Prima Giornata di studi Sicurezza Patrimonio Culturale. Prevenzione e programmazione, parole chiave per diminuire rischi e costi.

"Sicurezza, interesse e strategia tra generazioni" ministro Sangiuliano in apertura lavori. Riordino normativa di emergenza e ricostruzione e stop consumo di suolo tra temi in approfondimento

Data:
19 Dicembre 2022

Prima Giornata di studi Sicurezza Patrimonio Culturale. Prevenzione e programmazione, parole chiave per diminuire rischi e costi.

La sicurezza del patrimonio culturale del nostro Paese è un tema che rappresenta un interesse strategico dell’intera Nazione, e sottolineo il termine Nazione” così il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha aperto la Prima Giornata di studi sulla sicurezza del patrimonio culturale “La complessità della ricostruzione post sismica: sicurezza, sviluppo e tutela organizzata a Roma nell’Auditorium della Biblioteca Nazionale.

Difendere il nostro Patrimonio Culturale, garantirne la sicurezza non significa tutelare un bene generico, che già di per sé è una cosa importante, ma tutelare una delle cose più importanti di cui la nostra nazione dispone. Significa tutelare e garantire la sicurezza del futuro delle generazioni che verranno”.

Recenti fatti di cronaca – ha sottolineato Sangiuliano – ci hanno dimostrato quanto il nostro territorio sia fragile: l’Italia è esposta storicamente ad eventi sismici, ha un territorio estremamente fragile dal punto di vista del rischio idrogeologico, essendo stato devastato da interventi umani negli anni ’60 e ’70 e il territorio deve essere curato“.

Quando parliamo di protezione e sicurezza del patrimonio culturale dobbiamo partire da questo contesto difficile che si chiama rischio sismico e rischio idrogeologico. Ma ci sono altri due rischi: uno è quello del vandalismo e l’altro è l’incuria”, ha proseguito il ministro “la rigenerazione dei tessuti urbani per non sprecare ulteriore suolo è una concezione che mi vede profondamente concorde: dobbiamo smettere di consumare suolo e rigenerare quello che abbiamo. Ho visto quello che è accaduto negli anni ’60, quando si sono devastate le città, con un sacco edilizio in tutte le città italiane invece che recuperare i centri storici“. “Quando parliamo di protezione del patrimonio culturale la cosa più importante è la prevenzione, che passa attraverso una programmazione ben accurata”.

Evento MiC - La complessità della ricostruzione post sismica sicurezza sviluppo e tutela
Un momento di saluti tra il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il Direttore Generale Sicurezza Patrimonio Culturale Marica Mercalli e il Vice Direttore della Biblioteca Nazional Centrale di Roma Silvana de Capua

La prevenzione punto fondamentale: lo ha spiegato il Direttore Generale Marica Mercalli di seguito al Ministro.

La gestione dell’emergenza costituisce un processo che si sviluppa dalla fase preventiva, attraversa il momento dell’emergenza con la messa in sicurezza, per poi aprire verso la ricostruzione. Quindi sono tre momenti – prevenzione, emergenza e ricostruzione – strettamente connessi. Quanto più riusciamo a lavorare bene nella fase di prevenzione, più possiamo poi ottimizzare, anche da un punto di vista economico, i nostri sforzi“.

E’ importante, in un forte e consapevole lavoro preventivo, dotarsi di depositi che abbiamo determinati requisiti. Almeno uno per regione“. Per quantoriguarda la catalogazione, Mercalli ha evidenziato come “ormai non va più dimoda parlare di catalogazione. Il Catalogo sembra ormai un istituto antico e invece ogni volta che dobbiamo affrontare una emergenza capiamo quanto sia importante aver catalogato il nostro patrimonio, quanto le operazioni che facciamo in emergenza si possano svolgere proprio perché sappiamo cosa rimanesotto le macerie e cosa dobbiamo salvare“.

Nel Pnrr c’è una linea dedicata ai depositi di sicurezza e abbiamo lavorato molto all’impostazione di questo lavoro avvalendoci anche delle linee guida chela Direzione ha pubblicato di recente nel 2022. Linee guida che sono un condensato dell’esperienza fatta e ci supportano anche con schede tecniche, utili per la progettazione dei depositi” ha concluso il direttore.

La progettazione e la realizzazione dei depositi di salvaguardia dell’arte in caso di calamità naturali è stato uno dei temi approfonditi dagli esperti (panel a).

Tra gli altri focus, quello sulla normativa di settore che riguarda l’emergenza e la ricostruzione post terremoto (panel b); lo stato dell’arte dei cantieri e delle tecniche di ricostruzione (panel b); tecniche di ricostruzione innovative (panel c); imprese e economia nella ricostruzione (panel d).

(a cura di T.B.)

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Ultimo aggiornamento

19 Dicembre 2022, 14:10