Il primo agosto sono iniziati i lavori di miglioramento sismico, consolidamento e restauro della Torre Civica di Amatrice che in circa 7 mesi restituiranno ai cittadini il luogo simbolo della città.

L’antica torre, risalente al XIII secolo, è stata danneggiata dagli eventi sismici che si sono succeduti a partire dal 24 agosto del 2016 con il crollo della cella campanaria.

Il progetto di miglioramento sismico, consolidamento e restauro elaborato da un Raggruppamento Temporaneo di Professionisti – con mandataria lo studio SM Ingegneria s.r.l. del prof. Claudio Modena – mira a restituire alla città il suo cuore pulsante nella sua veste tradizionale attraverso dei lavori rispettosi della memoria storica del luogo.

La prima attività è consistita nella rimozione delle opere provvisionali che in questi anni hanno consentito alla torre di rimanere in piedi e dall’allestimento del ponteggio (che consentirà il completamento delle indagini conoscitive) al miglioramento sismico della Torre, alla ricostruzione della cella campanaria e, infine, al restauro delle superfici murarie e dell’orologio.

Grazie a questi interventi, attuati e interamente finanziati dal Ministero della Cultura per un importo complessivo di 750 mila euro, le campane della Torre Civica torneranno a rintoccare riportando le antiche sonorità su Corso Umberto I.

Di seguito un dettaglio a cura dell’Ufficio del Soprintendente Speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016 sull’Intervento di miglioramento sismico, consolidamento e restauro della Torre Civica di Amatrice.