Accordo Quadro con INGV per la sicurezza del patrimonio culturale e la gestione emergenza per i beni culturali

Per una programmazione degli interventi di pianificazione e risanamento territoriali relativamente a pericolosità di origine sismica e vulcanica

La Direzione Generale Sicurezza Del Patrimonio Culturale e l’INGV- Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno sottoscritto un Accordo Quadro per lo sviluppo e l’implementazione di sistemi per la sicurezza del patrimonio culturale e per la gestione dell’emergenza per i beni culturali.

Nato per favorire importanti occasioni di confronto, elaborazione, realizzazione e approfondimento relativamente a tematiche di ricerca e innovazione, l’Accordo punta ad una fattiva interazione culturale e scientifica tra DG-SPC e INGV, le cui attività, nei propri specifici settori di competenza, possono reciprocamente completarsi comportando importanti vantaggi e, in particolare, ai fini di una efficace programmazione degli interventi di pianificazione e risanamento territoriali relativamente a pericolosità sia di origine sismica che vulcanica.

Nello specifico, le parti si impegnano a:

  • realizzare un sistema di rapporti tra DG-SPC e INGV che favorisca l’impiego efficace ed efficiente delle reciproche risorse tecnologiche e scientifiche;
  • predisporre attività di ricerca e di consulenza tecnico-scientifica inerenti la prevenzione, la valutazione, la sorveglianza del rischio sismico in relazione ai beni culturali e paesaggistici presenti sul territorio nazionale. Tra queste, monitoraggio e migliore conoscenza territoriale, nonché valutazione e quantificazione dei danni causati dai fenomeni sismici ai beni culturali e paesaggistici italiani; sviluppo di metodologie di valutazione integrata degli impatti ambientali e socio-economici a tutela della pianificazione sul territorio; mitigazione del rischio sismico e programmazione e pianificazione di interventi di risanamento dei beni culturali;
  • prevedere attività da svolgersi nel breve periodo che nel medio-lungo periodo come condivisione delle informazioni e dei risultati derivanti dall’attività sorveglianza sismica in tempo reale; condivisione di mappe di pericolosità sismica, di banche dati e modelli di calcolo per la valutazione della pericolosità sismica; analisi aventi ad oggetto la cosiddetta “microzonazione sismica” e studio degli effetti di sito; monitoraggio della deformazione attraverso la tecnica dell’Interferometria SAR (InSAR);
  • mettere a disposizione i rispettivi sistemi informativi.

Per lo scopo, inoltre, la Direzione mette a disposizione il sistema SecurArt e il Sistema informativo territoriale Carta del Rischio, quest’ultimo importante strumento di valutazione dei danni causati dagli eventi sismici ai beni culturali, sia mobili che immobili.

Tutti i dettagli nel PDF dell’Accordo Quadro DG-SPC – INGV.

Ultimo aggiornamento

8 Gennaio 2024, 10:52